La casa ove nacque Francesco è quella paterna di zì Grazio e si trova al civico 27 di Vico Storto Valle: un solo vano, cui si accede per tre gradini esterni, a destra a chi entra, un tavolino da notte ed un letto a due piazze, sostenuto da correnti in ferro battuto e da piedi di ferro;
di faccia alla finestra a quattro vetri, di qua un lavamani molto usato ed un antico cassone, di là un tavolo quadro coperto da un tappeto stinto, su cui si accatastano i libri, quelli usati da Padre Pio quando andava a scuola dal maestro Caccavo; entro una modesta cornice, una sua fotografia inviata alla madre da una signorina di San Giovanni Rotondo. A sinistra dell’ingresso un altro cassone che, con due seggiole, completa l’ammobiliamento della camera dall’impianto a mattoni e dal soffitto a graticciata. Nella parete, a capo del letto, quattro litografie di Madonne e due Crocifissi.
Nel pavimento vi è una botola che porta in un locale sottostante, usato come magazzino e stalla dell`asino, al quale si può accedere anche per una porta esterna sul fianco della casa.
Nella tradizione degli indiani d'America la musica possiede particolari poteri soprannaturali, una canzone sacra può portare le preghiere al mondo degli spiriti, curare malattie, influenzare il tempo e gli eventi. Nelle parole di un santo uomo Lakota di nome Red Weasel c'è una asserzione di queste convinzioni: "Posso pregare con la mia bocca e la preghiera sarà sentita, ma se la canterò sarà ascoltata prima da Wakan Tanka."
Borgo marinaro, è noto principalmente per la fortezza aragonese e per le sue coste che si succedono dalle spiagge di sabbia di vario spessore e colore e per le scogliere con resti archeologici greco-romani tuttora visibili, inoltre la flora e la fauna marina sono tutelate dall 'area marina protetta di Capo Rizzuto, la più estesa in Italia.
L'acquedotto Carolino (noto anche come acquedotto di Vanvitelli) è l'acquedotto nato per alimentare il complesso di San Leucio e che fornisce anche l'apporto idrico alla Reggia di Caserta (o meglio alle "reali delizie" costituite dal parco, dal giardino inglese e dal bosco di San Silvestro), prelevando l'acqua alle falde del monte Taburno, dalle sorgenti del Fizzo, nel territorio di Bucciano (BN), e trasportandola lungo un tracciato che si snoda, per lo più interrato, per una lunghezza di 38 chilometri.
]L'opera ha richiesto 16 anni di lavori e il supporto dei più stimati studiosi e matematici del regno di Napoli (primo fra tutti Luigi Vanvitelli), destando, per l'intero tempo di realizzazione, l'attenzione da parte dell'Europa intera, tanto da essere riconosciuta come una delle opere di maggiore interesse architettonico e ingegneristico del XVIII secolo.