mercoledì 17 agosto 2016

Ansia da rientro: come gestire il ritorno al lavoro Il rientro al lavoro è una vera tragedia per molti impiegati italiani. Dopo 2 settimane di vacanze perfette, non si vuole tornare in ufficio

Il rientro al lavoro comporta l’attivazione di una serie di meccanismi psicologici, tra cui il principale è sicuramente l’ansia da rientro. Si deve tornare nella rumorosa città da un posto molto più silenzioso e tranquillo. Al posto della calma e del relaxsopraggiunge lo stress. Si viene sommersi da molte richieste. Domande, offerte, compiti da svolgere e anche altri colleghi di lavoro che chiedono una certa dose di attenzione. Cosa ci può essere di peggio? Il netto contrasto si fa sentire e pesa come un macigno sulla psiche del lavoratore. Di seguito qualche consiglio per affrontare la famosa “sindrome da rientro al lavoro”.

In primis, bisogna saper individuare i sintomi della sindrome. Questi sono un generale scontento, la tristezza, il calo della concentrazione, astenia, la poca voglia di mangiare o di avere delle relazioni sociali con i propri colleghi, vari disturbi digestivi, insonnia, dolori dei muscoli, sbalzi d’umore improvvisi, e anche una tendenza alla depressioneIl sistema nervoso è, insomma, sotto sforzo e rischia di collassare su se stesso. Per resistere al rientro al lavoro bisogna riuscire a entrare il prima possibile nel ritmo, riabituandosi a tutte le circostanze.
Un buon modo per soffrire di meno durante il rientro al lavoro, è mettersi in testa che le vacanze non possono durare per sempre. Che prima o poi, bene o male, si deve comunque ritornare a lavorare. Per questo è necessario abituarsi al rientro per tempo e gradualmente. Si consiglia di non andare a dormire all’alba del giorno dopo, non fare i famosi “after”, non bere troppo (e se si beve, bisogna lentamente diminuire le quantità di alcol assunto). Il tutto da svolgere tutto con gradualità, senza essere troppo bruschi. Il motivo?
La nostra psiche potrebbe reagire molto male dinnanzi ai cambiamenti effettuati con troppa rapidità. Se, però, la si abitua a un cambiamento piano-piano, magari ponendosi dei piccoli obiettivi quotidiani da raggiungere senza dedicarci troppo tempo, il tutto viene più facile. Come suggeriscono molti psicologi, bisogna prestare una particolare attenzione all’alimentazione. Si è quel che si mangia, ed esagerando con gli alcolici oppure con il cibo da fast food, si rischia di vedere il proprio umore peggiorato ulteriormente per colpa di sostanze negative. Meglio mangiare della frutta fresca.
Fonte: www.dilei.it


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