domenica 21 agosto 2016

Jeremy: Il piccolo genio che a 12 anni va all’università A 12 anni Jeremy è un piccolo genio e a settembre andrà all’università dopo aver superato brillantemente il test d’accesso

Jeremy ha solo 12 anni, ma va già all’università. Il piccolo genio – così come è stato ridefinito –  frequenta la Cornell University di New York ed ha passato il test d’ingresso battendo tutti gli altri candidati con molti più anni di lui. Un destino segnato quello di Jeremy che, come raccontano i genitori, a tre mesi era già interessato alle lettere e ai numeri, mentre a 15 mesi aveva già imparato a leggere e scrivere.

La madre, ingegnere aerospaziale, ricorda che quando aveva 10 anni non c’era nulla che i loro genitori potessero ancora insegnargli. Ha così deciso di far fare a Jeremy il SAT (standardized attitude test) un esame per valutare le competenze per l’ingresso al college.  Il piccolo genio non solo lo ha superato, ma è anche riuscito ad ottenere i risultati migliori di quell’anno, rispondendo alla perfezione a domande su matematica, latino, fisica, storia e chimica.
Per entrare all’università mancava solo il diploma. Jeremy l’ha ottenuto iscrivendosi alla Texas Tech University Independent School District, ed il prossimo anno frequenterà i corsi alla Cornell University di New York a soli 12 anni. “Ho imparato molte cose, tra cui scrivere temi, e scrivere in generale, anche poesie, racconti… Una volta ho dovuto scrivere un racconto di fantasy” ha raccontato il ragazzino “È stata un’opportunità per diventare una persona più completa e interessarmi anche a materie non scientifiche”.
Nel frattempo quest’estate Jeremy impegnerà il suo tempo lavorando al progetto di un radar.  L’idea gli è venuta leggendo dei documenti del padre provenienti da un seminario e studiando l’algoritmo usato sta sviluppando un nuovo codice che potrebbe essere più sicuro. Poi arriverà all’università dove punta a prendere un dottorato e diventare insegnante facendo nel contempo ricerca. D’altronde l’intelligenza e la voglia di fare non gli mancano e di certo sentiremo ancora parlare del piccolo genio Jeremy.
Fonte: www.dilei.it


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