lunedì 24 ottobre 2016

Partite IVA: tutte le novità in arrivo nel 2017 Obiettivo semplificazione e riduzione degli adempimenti fiscali e burocratici


Nel Consiglio dei Ministri del 15 ottobre scorso il Governo ha approvato il disegno di Legge di Bilancio per il 2017, nella quale sono contenute diverse novità che riguardano le partite IVA.

L’obiettivo principale è la semplificazione e la riduzione degli adempimenti fiscali e burocratici.
Le modifiche più importanti che si prevede saranno introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 per i contribuenti titolari di partita IVA sono le seguenti:
  • abolizione degli studi di settore per i professionisti e per tutti i contribuenti che decidano di avvalersi della fatturazione elettronica: lo strumento statistico dell’Agenzia delle Entrate si ritiene oramai superato e non più attinente alle condizioni economiche del Paese;
  • riconoscimento legislativo dell’abolizione dell’IRAP 2017 per professionisti, studi professionali, imprenditori senza dipendenti o con un solo dipendente che svolge funzioni esecutive;
  • aliquota unica sul reddito di impresa delle società di capitali, di persone, ditte individuali, professionisti e autonomi uguale per tutti i contribuenti (cosidetta flat tax): la stessa dovrebbe essere intorno al 27,5%, e potrebbe portare a diversi livelli di tassazione sul reddito:
    A) il primo livello di tassazione sarebbe appunto l’aliquota del 27,5% applicabile agli utili lasciati in azienda e non distribuiti;
    B) il secondo livello di tassazione sarebbe quello relativo all’IRPEF – ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche, da applicarsi in base a fasce di reddito sugli utili distribuiti;
  • cessazione partite IVA dormienti: nei casi di attività d’impresa non esercitata da almeno 3 anni, il titolare della partita IVA riceverà un avviso di notifica di cessazione dell’attività, tutto questo senza dover pagare alcuna sanzione pecuniaria. Lo stesso titolare avrà comunque la possibilità di opporsi, entro 30 giorni dalla comunicazione del Fisco, nel caso in cui dovesse considerare non motivata la soppressione d’ufficio della partita IVA;
  • aiuti giovani imprenditori: si prevedono incentivi ai giovani che intendono aprire un’attività imprenditoriale attraverso l’utilizzo del progetto Invitalia, che agevola i giovani sotto i 35 anni e le donne di tutte le età ad aprire nuove attività imprenditoriali con finanziamenti tasso zero;
  • regime di cassa: sarà introdotto il regime di cassa per gli artigiani e i commercianti che operano in contabilità semplificata. In tale maniera, così come avviene per i professionisti, il reddito prodotto ed assoggettato ad imposizione si calcolerà esclusivamente con riferimento a quanto effettivamente incassato;
  • abbassamento aliquote INPS lavoratori autonomi non iscritti ad una cassa professionale: si prevede di abbassare le aliquote versate all’INPS al 25% del reddito (dall’attuale 27%), più circa uno 0,5% in più per le prestazioni assistenziali (ora l’aliquota è dello 0,72% per limitate prestazioni assistenziali). Si prevedono maggiori garanzie in caso di malattia e persino la possibilità di finanziare un fondo per l’acquisto di beni strumentali all’attività. Per chi ha un contratto co.co.pro, invece, è previsto il passaggio alla gestione ordinaria dell’INPS;
  • fattura elettronica: vengono previste numerose semplificazioni per chi opta in maniera integrale per essa (estesa con il “decreto del fare” convertito nella Legge 98/2013 anche alle transazioni tra privati). In particolare l’abolizione dello spesometro, l’esonero dalla comunicazione black list, dalla comunicazione degli acquisti effettuati da operatori di San Marino, dalla compilazione del modello Intrastat, dalla comunicazione dei dati relativi ai contratti stipulati dalle società di leasing, dall’obbligo di registrare negli appositi registri le fatture emesse e gli acquisti effettuati e dal visto di conformità. Inoltre per gli aderenti si prevedono rimborsi IVA più veloci (entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione) e minori e più brevi controlli, verifiche e accertamenti fiscali. Questi ultimi sono da effettuarsi entro un anno, per i soli contribuenti titolari di partita IVA che garantiranno la tracciabilità dei pagamenti.
Fabrizio Tortelotti






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