lunedì 25 dicembre 2017

Tendinite

La tendinite consiste in un'infiammazione di un tendine, ovvero della struttura che collega le ossa ai muscoli, permettendo il movimento delle articolazioni.

Che cos'è la tendinite?

La tendinite può avere un'insorgenza acuta o progressiva, è caratterizzata da dolore e tumefazione locale e difficoltà alla mobilizzazione dell'articolazione coinvolta. Nel caso in cui vi sia un'alterazione della normale struttura collagenica del tendine, nelle forme croniche recidivanti o dopo assunzione di alcuni farmaci tenotossici (per esempio alcuni antibiotici o dopo ripetute infiltrazioni con corticosteroide) si può avere la rottura del tendine, un problema serio che necessita di intervento chirurgicoper essere risolto. Le tendiniti possono essere associate a presenza di calcificazioni. Sebbene la tendinite possa colpire i tendini di qualsiasi articolazione, quelle più comunemente colpite sono:
  • Spalle (tendinite della cuffia dei rotatori, ecc).
  • Gomiti (epicondilite o gomito del tennista, ecc).
  • Mani/Polsi (dito a scatto, ecc).
  • Anche (trocanteriti, ecc).
  • Ginocchia (tendinite del quadricipite o jumper knee, ecc).
  • Caviglie (tendinite d'Achille, fasciti plantari ecc).

Quali sono le cause della tendinite?

Le cause delle tendinite sono soprattutto di ordine meccanico. Nelle forme acute è frequente l'origine traumatica, soprattutto in ambito sportivo. Nelle forme croniche, invece, la causa è data più spesso da un movimento ripetuto e continuativo. Esiste inoltre una maggiore predisposizione in soggetti affetti da patologie metaboliche, quali il diabete o le tireopatie, in tal caso l'alterato metabolismo dei tessuti sembra indurre una maggiore debolezza della loro struttura e una difficoltà ad attivare i normali processi di riparazione. Analogamente, fattori quali il sovrappeso e l'obesitàsono fattori predisponenti e, purtroppo, sfavorevoli per una risoluzione ottimale della patologia.


Quali sono i sintomi della tendinite?

La tendinite si presenta nella maggior parte dei casi come un dolore acuto che insorge rapidamente, nell'arco di qualche giorno, la fase iniziale di infiammazione, infatti, spesso decorre senza sintomi particolarmente rilevanti. In altri casi il dolore viene sentito come un dolore "a freddo", cioè nel momento in cui si inizia a usare una articolazione, poi, con il suo utilizzo, il dolore recede. In quest'ultimo caso però spesso evolve in un dolore che, progressivamente, compare anche al movimento. A volte si può associare tumefazione del tendine infiammato (per esempio nel tendine di Achille) oppure delle formazioni cistiche (per esempio nelle tendiniti del polso). Occasionalmente si può associare calore al tatto e raramente arrossamento della cute sovrastante.


Quali sono i fattori di rischio per la tendinite?

Possono essere considerati fattori di rischio per la tendinite:
  • Lavori manuali ripetitivi o effettuati in posizioni scomode e innaturali, indipendentemente dai carichi (pesi) coinvolti.
  • Attività sportiva con carichi eccessivi o scorretti, assenza di tempi di recupero adeguati, tecnica sportiva errata, mancato periodo di riscaldamento o stretching a fine attività.
  • Età, sovrappeso e patologie metaboliche, in cui si assiste a una progressiva modificazione della struttura tendinea.

Come prevenire la tendinite?

Per ridurre la possibilità di incorrere in una tendinite si possono mettere in atto una serie di precauzioni.
Durante l'attività sportiva, risulta importante un corretto riscaldamento iniziale, durante l'attività sportiva è fondamentale la correttezza del gesto atletico, una volta terminata l'attività fisica è necessario fare dello stretching. Bisogna inoltre tener conto che vi sono dei tempi di recupero che variano molto in base all'età e alla presenza di patologie di base.
Durante l'attività lavorativa risulta invece utile fare attenzione alle cattive posture o nel mantenimento della stessa posizione troppo a lungo.
Uno stile di vita sano, con controllo del peso e attività fisica leggera, si possono considerare fondamentali.

Diagnosi

La tendinite si diagnostica attraverso l'esame clinico del paziente, associato a esami strumentali quali l'ecografia, che risulta l'esame da fare sempre in prima battuta, oppure in casi particolari la risonanza magnetica nucleare.

Trattamenti

In prima battuta la tendinite si cura con riposo (eventuale scarico), ghiaccio locale e analgesici, l'utilizzo dei FANS è attualmente argomento di discussione. Se tale approccio non fosse sufficiente si può procedere con terapie fisiche locali come laserultrasuoni, oppure terapie più innovative quali le onde d'urto focali che uniscono all'effetto antiinfiammatorio quello rigenerativo dei tessuti. Spesso risulta fondamentale il trattamento fisiokinesiterpico a complemento delle terapie citate. Le infiltrazioni con cortisonico sono indicate solo in casi di dolore estremamente intenso con impossibilità ad utilizzare l'articolazione coinvolta, tenendo sempre conto del potenziale effetto negativo che i corticosteroidi hanno sul tendine. Nelle lesioni tendinee il trattamento è chirurgico.

Nessun commento:

Posta un commento